Domenica 30 ottobre la Gazzetta di Mantova
ha pubblicato un intervento del suo direttore, Paolo Boldrini, dal
titolo “L'orda dei leoni da tastiera un pericolo per la civiltà”. L'opinione di Paolo
Boldrini è secondo noi interessante perché affronta indirettamente
la questione dei discorsi d'odio - hate speech – su internet e sui
social media.
Il direttore scrive “Gli ultras della
curva Facebook, accecati dall’odio, sono pronti a menar le mani,
senza pensare” e cancella il post dalla pagina della Gazzetta di
Mantova “Alla fine mi arrendo: elimino la notizia per mettere fine
a questa fiera dell’inciviltà.”
La questione affrontata dal direttore
tratta il valore della libertà di espressione sui nuovi strumenti di
comunicazione, quali i social network e i siti internet degli stessi
quotidiani Ancora oggi la gestione dell'interazione tra lettori e
strumenti di informazione giornalistica sui social non è considerata
con attenzione.
Molto spesso il/la giornalista che
segue i commenti sul sito web e sui social del proprio quotidiano,
non ha una preparazione specifica per moderare la discussione che può
nascere tra i lettori su una notizia. Gli stessi quotidiani non
sempre investono in formazione.
Internet è uno strumento nuovo per la
nostra società e siamo ancora impreparati/e. Per tale ragione
sarebbe auspicabile che per alcune notizie ritenute dal direttore
sensibili, non certo le notizie politiche, venisse disabilitata la
possibilità di commentare sul sito del quotidiano e non fossero
pubblicate sulla pagina Facebook del quotidiano.
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