lunedì 23 maggio 2022
No ad atti di russofobia e antisemitismo
martedì 16 marzo 2021
Articolo 3 presenta l'Ottavo Rapporto
Nel pomeriggio interverranno: Carlo Berini di Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni, Andrea Caprini assessore del Comune di Mantova, Alfredo Alietti professore dell'Università di Ferrara e Alberto Guariso avvocato di ASGI Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione.
All’interno dell'Ottavo Rapporto verranno pubblicati i dati sulle discriminazioni nell'ultimo triennio in collaborazione con il Comune di Mantova. Oltre quattrocento casi di discriminazione su quasi seicento segnalazioni da parte di cittadine e di cittadini mantovani. La stragrande maggioranza dei casi riguardano i fattori di rischio di etnia e razza. Oltre quaranta le cause civili sulle prestazioni di sicurezza sociale vinte in Tribunale a Mantova.
Nel nuovo rapporto anche uno studio sulle politiche antidiscriminatorie sul territorio europeo, che ha verificato e valutato in quale misura gli Stati membri abbiano recepito e rispettato due specifiche direttive antidiscriminatorie: la 2000/43/CE e la 2000/78/CE. Io studio evidenzia i problemi che tuttora permangono nella loro applicazione e nell’applicazione di una legislazione antidiscriminatoria a carattere più generale.
In ultimo, nella pubblicazione trova spazio il monitoraggio dei quotidiani locali e nazionali più letti in Lombardia che evidenzia le problematiche presenti nella rappresentazione delle minoranze all'interno della regione
Durante l’evento si analizzeranno i dati sulle discriminazioni a Mantova con un focus particolare sulle prestazioni di sicurezza sociale negate alle persone appartenenti ai Paesi terzi titolari di permesso unico lavoro. Sarà anche l’occasione per affrontare e discutere insieme sulla percezione delle discriminazioni e sulla conoscenza degli strumenti di tutela presenti in Italia, attraverso la presentazione di una ricerca che ha coinvolto studenti e studentesse delle classi quinte degli istituti superiori presenti sul territorio mantovano.
Per partecipare all’incontro online è necessario inviare una mail a f.molesini@csvlombardia.it, alcuni giorni prima verrà inviato il link per la connessione. Sarà possibile partecipare all'evento andando sulla pagina Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni.
La presentazione si terrà nell’ambito di La Trama dei Diritti promosso da CSV Lombardia Sud e volta al raggiungimento dell’Obiettivo 10 di Agenda2030: ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni.
Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni aderisce alla XVII Settimana d’azione contro il razzismo – Keep Racism Out, attraverso il progetto Le discriminazioni in provincia di Mantova realizzato con il contributo dell’UNAR. #keepracismout #maipiurazzismo #unar
venerdì 24 luglio 2020
Lettera contro l'omotransfobia
Frasi che tutti abbiamo sentito almeno una decina di volte nella nostra vita. Specialmente chi di noi è parte della Comunità LGBTQIA+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Queer, Intersex, Asessuali). Eppure l'omofobia e la transfobia permeano la nostra società. Le aggressioni a sfondo omofobo e/o trasfobico avvengono ancora oggi, nel 2020. Le molestie e le discriminazioni che le persone della Comunità LGBTQIA+ subiscono sono troppo spesso giustificate come atti singoli, con annessa la nozione che “l'omofobia non esiste più.”
L’ultimo caso è quello avvenuto qualche giorno fa, in cui un'avvocatessa di Mantova ha dichiarato, tramite social media e in una chat privata, resa poi pubblica in forma anonima, che, parafrasando, l'omosessualità è un disturbo psichiatrico e che gli omosessuali non devono ricoprire cariche che li portino ad essere a contatto con i giovani.
Questo genere di affermazione non è nuova a coloro che prestano attenzione da anni alle discriminazioni che i membri della Comunità subiscono. O alle stesse vittime di questa mentalità.
Il retaggio culturale che porta le persone omotransfobiche ad associare l’omosessualità alla pedofilia è antico e ancora forte, sebbene sia stato più volte sfatato. Oggi le parole usate sono diverse, e così anche le accuse mosse alle persone della Comunità, ma il sentimento di fondo rimane: le persone LGBTQIA+ sono “accettabili" solo se si nascondono, se non dichiarano o mostrano pubblicamente la loro identità o il loro orientamento affettivo. E soprattutto, se non lavorano a contatto con i bambini, che corrono il rischio di essere “traviati” e di essere indirizzati verso un'identità diversa da quella cisgender ed eterosessuale.
Sono quasi 25 anni che l'Italia aspetta una legge che protegga le persone della comunità LGBTQIA+ da molestie, aggressioni e discriminazioni in tutti gli ambiti delle loro vite.
martedì 31 marzo 2020
Carta di Roma in arabo, inglese e francese
lunedì 3 febbraio 2020
Bonus bebè alla Corte Costituzionale

Scrive l'avvocato Alberto Guariso del servizio antidiscriminazione ASGI: Con una serie di ordinanze depositate tutte il 17.6.19 la Corte di Cassazione, sezione lavoro, ha sollevato questione di costituzionalità dell’art. 1, comma 125 L. 190/14 (bonus bebè) e dell’art. 74 d.lgs. 151/01 (indennità di maternità di base) nella parte in cui prevedono le rispettive prestazioni per i soli stranieri titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo, anziché di permesso di soggiorno di almeno un anno ai sensi dell’art. 41 TU immigrazione.
giovedì 20 giugno 2019
Mantova, nel 2018 aumentano le discriminazioni
lunedì 15 aprile 2019
Words4link, scritture migranti per l’integrazione
mercoledì 20 febbraio 2019
Mantova, la frittella solidale cancella l'iniziativa razzista
lunedì 24 settembre 2018
Razza umana, tutti sulla stessa barca
sabato 21 luglio 2018
Mantova, partecipa agli erranti
mercoledì 13 giugno 2018
Mantova Pride 2018
Il Gay Pride, come sfilata nasce in seguito ai moti di Stonewall, alla fine degli anni sessanta, negli Stati Uniti d'America, quando Sylvia Riviera lanciò la famosa bottiglia contro un poliziotto che stava facendo una retata allo Stonewall Inn, bar frequentato nella maggior parte da persone LGBTQI+. Da quell'evento nasce il movimento di liberazione omosessuale, che si evolve attraverso la storia e le diverse necessità della comunità LGBTQIA+, fino ad arrivare al Pride come lo conosciamo oggi.