martedì 2 maggio 2017

Nonbinary, oltre maschio e femmina


Bandiera dell'orgoglio Nonbinary
Negli ultimi anni c'è una maggiore attenzione verso tutte le persone che non si identificano né come maschi né come femmine. Nei moduli in cui si richiede di dichiarare il proprio sesso si trova a volte la dicitura “altro”, ma nella cultura anglo-americana sta affermandosi l'uso del termine Genderqueer o Nonbinary.

I due termini possono essere usati interscambiabilmente ma, considerato che nascono nella lingua anglo-americana, bisogna tenere in conto che "queer" è considerato tutt'ora un termine offensivo ed è preferibile che venga usato in prima persona per identificare se stessi e mai qualcun altro che non abbia espresso il desiderio di avere tale termine associato alla propria persona.


Nonbinary e genderqueer indicano tutto quello spettro di identità di genere che non rientra nel binario maschio-femmina, e la loro traduzione letterale in italiano è "non-binario" e "genere-strano".

I primi usi, in America, dei due termini risalgono ai primi anni novanta, ma solo più avanti vengono riscontrati in opere letterarie come Gender Queer. Voices From Beyond the Sexual Binary, di Joan Nestle, Clare Howell e Riki Wilchins (2002), e The Transgender Studies Reader di Susan Stryker e Stephen White (2006) e in articoli come Language and gender variance: Constructing gender beyond the male/female binary, scritto da Corwin, A.I. nel 2009 e pubblicato da Electronic Journal of Human Sexuality 12.

E non solo in termini letterari vengono riconosciute queste identità, giusto lo scorso anno, nello stato dell'Oregon, USA, è stato legalmente riconosciuto il genere nonbinary dalla Circuit Court of the State of Oregon.

Per tali ragioni si propone a tutti gli enti e le aziende di iniziare ad inserire nella modulistica il termine “nonbinary” per dare modo di definirsi a tutte le persone che non si identificano né come maschi né come femmine. di Ginevra Ferrari

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