Bandiera dell'orgoglio Nonbinary |
Negli ultimi anni c'è una maggiore
attenzione verso tutte le persone che non si identificano né come
maschi né come femmine. Nei moduli in cui si richiede di dichiarare
il proprio sesso si trova a volte la dicitura “altro”, ma nella
cultura anglo-americana sta affermandosi l'uso del termine
Genderqueer o Nonbinary.
I due termini possono essere usati
interscambiabilmente ma, considerato che nascono nella lingua
anglo-americana, bisogna tenere in conto che "queer" è
considerato tutt'ora un termine offensivo ed è preferibile che venga
usato in prima persona per identificare se stessi e mai qualcun altro
che non abbia espresso il desiderio di avere tale termine associato
alla propria persona.
Nonbinary e genderqueer indicano tutto
quello spettro di identità di genere che non rientra nel binario
maschio-femmina, e la loro traduzione letterale in italiano è
"non-binario" e "genere-strano".
I primi usi, in America, dei due
termini risalgono ai primi anni novanta, ma solo più avanti vengono
riscontrati in opere letterarie come Gender Queer. Voices From Beyond
the Sexual Binary, di Joan Nestle, Clare Howell e Riki Wilchins
(2002), e The Transgender Studies Reader di Susan Stryker e Stephen
White (2006) e in articoli come Language and gender variance:
Constructing gender beyond the male/female binary, scritto da Corwin,
A.I. nel 2009 e pubblicato da Electronic Journal of Human Sexuality
12.
E non solo in termini letterari vengono
riconosciute queste identità, giusto lo scorso anno, nello stato
dell'Oregon, USA, è stato legalmente riconosciuto il genere
nonbinary dalla Circuit Court of the State of Oregon.
Per tali ragioni si propone a tutti gli
enti e le aziende di iniziare ad inserire nella modulistica il
termine “nonbinary” per dare modo di definirsi a tutte le persone
che non si identificano né come maschi né come femmine. di Ginevra
Ferrari
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