mercoledì 10 maggio 2017

Mantova, no al Decreto Minniti-Orlando

Il Decreto Legge Minniti-Orlando rappresenta un passo indietro sul piano dei diritti e della civiltà giuridica del nostro Paese. Attraverso un uso improprio della legislazione di urgenza, anziché intervenire sulle tante contraddizioni e i limiti dell’attuale legislazione, introduce nuove norme di discutibile efficacia, senza peraltro migliorare l’efficienza del sistema.

In particolare l’abolizione del secondo grado di giudizio per il riconoscimento del diritto di asilo e la sostanziale abolizione del contraddittorio nell’unico grado di giudizio, viola il diritto di difesa di cui all’art.24 della Costituzione, e preclude la valutazione in concreto della persona del ricorrente e del suo eventuale percorso di inclusione sociale ai fini della valutazione sul rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari.


Per gestire e governare in modo efficace e lungimirante il fenomeno migratorio occorrono, invece, norme che favoriscano i flussi d’ingresso e la permanenza regolare dei cittadini stranieri, contrastando così il lavoro nero e lo sfruttamento.

Riteniamo inoltre non accoglibile la pretesa di ricondurre la materia del “decoro urbano” al tema della sicurezza, avallando una concezione dell’ordine pubblico che non produce vera sicurezza ma, al contrario, rischia di creare maggiore insicurezza criminalizzando la marginalità sociale, senza preoccuparsi di intervenire per combattere la povertà e la marginalità di un numero crescente di cittadini.

Riteniamo inopportuno il ricorso alla decretazione d’urgenza per riformare materie, come il diritto di asilo e le discipline sulla sicurezza urbana, che avrebbero richiesto un più articolato confronto democratico.

Vogliamo inoltre mobilitarci per chiedere l’approvazione rapida del progetto di legge sul diritto di cittadinanza di coloro che nascono in Italia: la proposta di legge, già approvata dalla camera dei Deputati il 13 ottobre 2015 e ora ferma al Senato, riguarda prioritariamente la questione fondamentale dello ius soli, ovvero della acquisizione della cittadinanza italiana per chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, di cui almeno uno sia titolare del titolo di soggiorno permanente o in possesso di del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

Per questo facciamo appello a chi intende impegnarsi e difendere i diritti di tutte e di tutti, nel rispetto delle differenze e per la costruzione di una società che ponga al centro l’accoglienza, l'integrazione e la convivenza delle persone, rifiutando qualsiasi intolleranza o discriminazione, a partecipare al presidio che si terrà il prossimo 16 maggio dalle 10.30 alle 12.30 davanti alla Prefettura.

Il presidio è organizzato da Cgil, Cisl e Uil di Mantova. Aderiscono: Acli, Anolf, Anpi, Arci, Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni, Sucar Drom, Associazione Le Aquile (Comunità Albanese), Associazione Nuova Generazione, Comunità Islamica, Associazione Piccola Brasile, Comunità Indiana, Associazione Comunità Musulmani Di Castiglione D/Stiviere, Comunità Marocchina, Circolo El Yaraa, Associazione Ghanese, Associazione Bengalese.

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