mercoledì 18 maggio 2016

Accesso al lavoro nella pubblica amministrazione

A seguito alle modifiche apportate dalla Legge 97/2013 e dal D.lgs 108/2012 al D.lgs 165/2001 e al Testo Unico 286/1998, sono cambiati i requisiti di accesso al lavoro nella pubblica amministrazione che ora includono anche la maggioranza dei cittadini non comunitari presenti sul territorio nazionale.

Le categorie di cittadini non comunitari che hanno quindi pieno diritto a partecipare ai concorsi pubblici, per tutte le posizioni di lavoro che non prevedano l’esercizio di pubbliche funzioni e che non riguardino la tutela dell’interesse nazionale, sono:

- i titolari di permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo e loro familiari;

- i titolari di permessi per protezione internazionale (status di rifugiato o di protezione sussidiaria) e loro familiari;

- i familiari di cittadini comunitari;

- i titolari di Carta blu Ue per lavoratori altamente qualificati e loro familiari (D.lgs. 108/2012).

Le modifiche alla legislazione già in vigore rispondono direttamente alle disposizioni previste dall’Unione europea, e intendono quindi adeguare la condizione e i diritti dei lavoratori di paesi terzi che soggiornano regolarmente in Italia a quella degli stessi lavoratori che soggiornano in altri paesi membri Ue.

È importante ricordare che le limitazioni ancora presenti all’accesso al pubblico impiego non valgono per le società a partecipazione pubblica e neppure per le amministrazioni che non compaiono nell’elenco dell’articolo 1 del D.lgs 165/2001.

Per qualsiasi chiarimento sulla normativa, o per segnalazioni di concorsi pubblici che non abbiano ancora recepito le modifiche ai decreti, scrivere a osservatorio@articolo3.org. di Arianna Previdi

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