Preoccupano i crescenti atti di russofobia e antisemitismo in relazione all'attuale situazione internazionale.
L'invasione russa dell'Ucraina ha generato preoccupanti atti che colpiscono le persone che vivono in Italia ed hanno origini russe, bielorusse o anche ucraine, riportando all'attenzione un agire che non avremmo mai voluto rivedere. L'ambasciata russa a Roma ha istituito una linea telefonica per permettere di segnalare le discriminazioni subite dalle persone di origine russa in Italia.
Le prime vittime di russofobia sembrano essere proprio i più giovani. “Mio figlio è stato insultato e picchiato a scuola perché io sono russa” - ha dichiarato al Giornale di Brescia la madre di un ragazzo che frequenta l'ultimo anno di un liceo bresciano. Una situazione che allarma sempre di più e riguarda anche i settori della cultura e dello sport. Noto è anche il caso dell'Università di Milano Bicocca che ha deciso di annullare il corso dello scrittore Paolo Nori su Dostoevskij “per evitare ogni forma di polemica, soprattutto interna, in quanto momento di forte tensione”.
A tutto questo si aggiunge la preoccupazione per atti di antisemitismo nei confronti di cittadine e cittadini di fede e tradizione ebraica, soprattutto in seguito alle assurde dichiarazioni rilasciate dal ministro Lavrov in una trasmissione televisiva italiana. “Anche Hitler aveva origini ebraiche, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei”.
Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni ha uno Sportello, supportato dal Comune di Mantova, a cui si possono rivolgere tutte le persone che abbiano subito molestie o discriminazioni per la propria appartenenza.
Articolo 3 chiede alle istituzioni e ai media di essere vigili su possibili casi di russofobia e antisemitismo, non sottovalutando l'attuale situazione internazionale che si ripercuote inevitabilmente nelle comunità locali.
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