martedì 5 luglio 2016

Unioni civili, un punto di partenza per il matrimonio egualitario

Ad un mese dall'entrata in vigore della Legge 76/2016 o Legge Cirinnà, pubblichiamo il commento di Davide Provenzano (in foto) già Presidente di Articolo 3 e attuale capo gruppo in Consiglio comunale a Mantova.

A trent'anni esatti di distanza dalla prima proposta di legge depositata in Parlamento l'Italia fa un balzo in avanti, le Unioni Civili entrano a pieno diritto nella vita di milioni di cittadini e segnano un cambiamento epocale, che avrà risvolti sul piano normativo ma che rappresenterà soprattutto una rivoluzione sociale e culturale per gli anni a venire.

Guardo alle future generazioni e riesco ad immaginare cosa potrebbe significare vivere davvero liberi di amare secondo il proprio naturale orientamento e avulsi dai condizionamenti che paure e pregiudizi hanno cavalcato in millenni di storia. Forse una legge da sola non basta a scrostare sedimenti così radicalmente fissati in un modello di società ancora profondamente macista, al di là delle apparenze, ma può dare una grossa spinta affinché tante donne e tanti uomini, che oggi si costringono all'invisibilità, trovino finalmente il coraggio di vivere più serenamente, e perché no, apertamente la loro naturale propensione affettiva.