martedì 22 marzo 2016

Cremona, il monitoraggio della stampa in febbraio

Carlo Berini, presidente di Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni, durante l’intervento di lunedì 21 a Cremona per la presentazione dello Sportello Antidiscriminazioni, ha illustrato l’attività in merito al monitoraggio dei quotidiani pubblicati in Lombardia.

Sin dal 2008 infatti Articolo 3 esamina in media 12mila articoli in un anno, pubblicando dal 2019 i risultati nel Rapporto Annuale. Il lavoro si concentra sul monitoraggio di notizie che si riferiscono a gruppi e minoranze a rischio:
  • le persone immigrate (nazionalità),
  • le persone appartenenti alla minoranza linguistica sinta e rom (etnico/razziale)
  • le persone con disabilità
  • le persone appartenenti alla comunità LGBT (orientamento affettivo/sessuale e identità di genere)
  • le donne (genere)
  • le persone di fede/tradizione ebraica e musulmana (religione)
  • il colore della pelle (etnico/razziale)
  • l’appartenenza territoriale/geografica.

I fattori di rischio riguardano la modalità in cui vengono presentate le notizie: l’etnicizzazione del reato o del presunto reato, la non completezza della notizia, le immagini stereotipate, la mancata vigilanza del Direttore sulle opinioni espresse, le notizie genericamente non corrette, i discorsi d’odio (hate speech).

L’obiettivo ultimo è quello di offrire ai direttori, ai giornalisti e a tutti i cittadini stimoli per promuovere la parità di trattamento in conformità al Codice deontologico dei giornalisti, nonchè quello di rilevare le notizie di presunte discriminazioni avvenute.

Cremona, Sportello e Rete Antidiscriminazioni presentati a Spazio Comune

Lunedì 21 marzo, in occasione della Giornata Internazionale contro il Razzismo, il Comune di Cremona, presso Spazio Comune, ha illustrato il lavoro dell’Amministrazione in tema di lotta alle discriminazioni e ai pregiudizi. In particolare è stato presentato lo Sportello Antidiscriminazioni, istituito con Deliberazione di Giunta del 9 marzo 2016, che si occuperà di accoglienza, orientamento, consulenza e raccolta delle segnalazioni dei presunti casi di discriminazione e molestia. Svolgerà inoltre attività informative, promozionali e di sensibilizzazione rivolte a tutti i cittadini.

Lo Sportello si configura come punto di raccordo della nascente rete territoriale anti-discriminazioni denominata Rete Antidiscriminazioni di Cremona, di cui è stato presentato il logo (in foto); sarà inoltre antenna della Rete regionale Anti-discriminazioni razziali. È già attivo l’indirizzo email dedicato: antidiscriminazioni@comune.cremona.it

All’incontro a Spazio Comune sono intevenuti l’assessore alla Trasparenza e Vivibilità Sociale Rosita Viola, Carmela Fazzi, Consigliera provinciale di Parità e Carlo Berini, presidente di Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni di Mantova, con cui il Comune ha recentemente rinnovato il Protocollo d’intesa per realizzare iniziative di promozione e sensibilizzazione in materia di prevenzione e contrasto di qualsiasi forma di razzismo, xenofobia, omofobia ed ogni altra forma di discriminazione.

lunedì 21 marzo 2016

Razzismo, una giornata per eliminarlo

Era il 26 ottobre 1966 quando alle Nazioni Unite è stata votata la Risoluzione ONU 2142 (XXI) che ha istituito per il 21 marzo la Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale. L'anno prima si era conclusa a New York la Convenzione internazionale sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale, approvata dalle Nazioni Unite nel 1969. Fu il Governo Moro IV nel 1975 ad introdurre nel nostro ordinamento l'articolato della Convenzione di New York con la legge 13 ottobre 1975, n. 654, meglio nota come "legge Reale". Poi ripresa e ampliata dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, detta "legge Mancino".

La Convenzione di New York ha un approccio innovativo nel contrasto alle discriminazioni razziali perché non vieta solo l'atto discriminatorio, ma vieta espressamente la diffusione di idee razziste basate sulla superiorità o l'odio razziale, l'incitamento alla discriminazione e le organizzazioni o le attività di propaganda organizzate a questi fini. L'attuazione e l'applicazione della Convenzione, per ogni singolo Paese, viene verificata dal Cerd, il Comitato per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, ogni quattro anni.

In Italia le discriminazioni avvengono in prevalenza nell'ambito etnico/razziale. L'Unar che rileva da qualche anno tutte le forme di discriminazione, nel Rapporto 2015 certifica che il 74% delle discriminazioni sono su base etnico/razziale. Più della metà, il 59,8%, avvengono nel Nord Italia. Le forme di xenofobia, i discorsi d'odio (hate speech), le discriminazioni istituzionali e i veri e propri attacchi razzisti sono da un decennio oramai quotidiani nel nostro Paese, in particolare preoccupa il fatto che nel Nord Italia si concentrino la stragrande maggioranza dei casi di discriminazione istituzionale nel nostro Paese. Anche nella Provincia di Mantova non mancano diversi casi di discriminazione istituzionale. In particolare nell'accesso al lavoro, il mio ufficio ha monitorato più di dieci casi tra il 2014 e il 2015.

martedì 8 marzo 2016

Cremona, 5° incontro “Le molestie e le discriminazioni verso le persone LGBT tra norme e prassi”

Continuano gli incontri del corso antidiscriminazione “Discriminazioni: definire, individuare, prevenire, rimuovere”, organizzato dal Centro Interculturale Mondinsieme in collaborazione con il Centro Locale di Parità, la supervisione di Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni e il patrocinio della Consigliera Provinciale di Parità.

Il quinto incontro dal titolo “Le molestie e le discriminazioni verso le persone LGBT tra norme e prassi” si terrà giovedì 17 marzo alle ore 09.30 presso Sala Zanoni. Come relatrice sarà presente la docente Anna Lorenzetti dell’Università di Bergamo, che fa parte dell‘Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford.

Nel corso della mattinata inoltre saranno ospiti, tramite collegamento Skype, i referenti del Servizio LGBT del Comune di Torino Roberto Emprin e Gianluca Truppa, che racconteranno l’esperienza dell’aministrazione comunale e della rete RE.A.DY con un riferimento alle attività svolte per l’attuazione della Strategia Nazionale LGBT in collaborazione con Unar e le attività formative realizzate nei confronti delle figure apicali di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Polizie Locali dei Comuni Partner della rete RE.A.DY operanti sul territorio della Lombardia tra cui anche Cremona.

Il corso ha come principale obiettivo quello di formare gli operatori a contatto con il pubblico sui possibili fattori di discriminazione (etnico-razziale, disabilità, orientamento sessuale, genere), fornendo strumenti per prevenire e contrastare stereotipi e pregiudizi, al fine di garantire parità di accesso ai servizi dell’Ente e rimuovere le discriminazioni di cui sono vittima tante cittadine e cittadini sul territorio.

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