mercoledì 23 marzo 2016
martedì 22 marzo 2016
Cremona, il monitoraggio della stampa in febbraio
Carlo Berini, presidente di Articolo 3
Osservatorio sulle discriminazioni, durante l’intervento
di lunedì 21 a Cremona per la presentazione dello Sportello
Antidiscriminazioni, ha illustrato l’attività in merito al
monitoraggio dei quotidiani pubblicati in Lombardia.
Sin dal 2008 infatti Articolo 3 esamina
in media 12mila articoli in un anno, pubblicando dal 2019 i risultati
nel Rapporto Annuale. Il lavoro si concentra sul monitoraggio di
notizie che si riferiscono a gruppi e minoranze a rischio:
- le persone immigrate (nazionalità),
- le persone appartenenti alla minoranza linguistica sinta e rom (etnico/razziale)
- le persone con disabilità
- le persone appartenenti alla comunità LGBT (orientamento affettivo/sessuale e identità di genere)
- le donne (genere)
- le persone di fede/tradizione ebraica e musulmana (religione)
- il colore della pelle (etnico/razziale)
- l’appartenenza territoriale/geografica.
I fattori di rischio riguardano la
modalità in cui vengono presentate le notizie: l’etnicizzazione
del reato o del presunto reato, la non completezza della notizia, le
immagini stereotipate, la mancata vigilanza del Direttore sulle
opinioni espresse, le notizie genericamente non corrette, i discorsi
d’odio (hate speech).
L’obiettivo ultimo è quello di
offrire ai direttori, ai giornalisti e a tutti i cittadini stimoli
per promuovere la parità di trattamento in conformità al Codice
deontologico dei giornalisti, nonchè quello di rilevare le notizie
di presunte discriminazioni avvenute.
Cremona, Sportello e Rete Antidiscriminazioni presentati a Spazio Comune
Lunedì 21 marzo, in occasione della
Giornata Internazionale contro il Razzismo, il Comune di Cremona,
presso Spazio Comune, ha illustrato il lavoro dell’Amministrazione
in tema di lotta alle discriminazioni e ai pregiudizi. In particolare
è stato presentato lo Sportello Antidiscriminazioni, istituito con
Deliberazione di Giunta del 9 marzo 2016, che si occuperà di
accoglienza, orientamento, consulenza e raccolta delle segnalazioni
dei presunti casi di discriminazione e molestia. Svolgerà inoltre
attività informative, promozionali e di sensibilizzazione rivolte a
tutti i cittadini.
Lo Sportello si configura come punto di
raccordo della nascente rete territoriale anti-discriminazioni
denominata Rete Antidiscriminazioni di Cremona, di cui è stato
presentato il logo (in foto); sarà inoltre antenna della Rete regionale
Anti-discriminazioni razziali. È già attivo l’indirizzo email
dedicato: antidiscriminazioni@comune.cremona.it
All’incontro a Spazio Comune sono
intevenuti l’assessore alla Trasparenza e Vivibilità Sociale
Rosita Viola, Carmela Fazzi, Consigliera provinciale di Parità e
Carlo Berini, presidente di Articolo 3 Osservatorio sulle
discriminazioni di Mantova, con cui il Comune ha recentemente
rinnovato il Protocollo d’intesa per realizzare iniziative di
promozione e sensibilizzazione in materia di prevenzione e contrasto
di qualsiasi forma di razzismo, xenofobia, omofobia ed ogni altra
forma di discriminazione.
lunedì 21 marzo 2016
Razzismo, una giornata per eliminarlo
Era il 26 ottobre 1966 quando alle
Nazioni Unite è stata votata la Risoluzione ONU 2142 (XXI) che ha
istituito per il 21 marzo la Giornata internazionale per
l'eliminazione della discriminazione razziale. L'anno prima si era
conclusa a New York la Convenzione internazionale sull'eliminazione
di ogni forma di discriminazione razziale, approvata dalle Nazioni
Unite nel 1969. Fu il Governo Moro IV nel 1975 ad introdurre nel
nostro ordinamento l'articolato della Convenzione di New York con la
legge 13 ottobre 1975, n. 654, meglio nota come "legge Reale".
Poi ripresa e ampliata dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, detta
"legge Mancino".
La Convenzione di New York ha un
approccio innovativo nel contrasto alle discriminazioni razziali
perché non vieta solo l'atto discriminatorio, ma vieta espressamente
la diffusione di idee razziste basate sulla superiorità o l'odio
razziale, l'incitamento alla discriminazione e le organizzazioni o le
attività di propaganda organizzate a questi fini. L'attuazione e
l'applicazione della Convenzione, per ogni singolo Paese, viene
verificata dal Cerd, il Comitato per l'eliminazione di tutte le forme
di discriminazione razziale, ogni quattro anni.
In Italia le discriminazioni avvengono
in prevalenza nell'ambito etnico/razziale. L'Unar che rileva da
qualche anno tutte le forme di discriminazione, nel Rapporto 2015
certifica che il 74% delle discriminazioni sono su base
etnico/razziale. Più della metà, il 59,8%, avvengono nel Nord
Italia. Le forme di xenofobia, i discorsi d'odio (hate speech), le
discriminazioni istituzionali e i veri e propri attacchi razzisti
sono da un decennio oramai quotidiani nel nostro Paese, in
particolare preoccupa il fatto che nel Nord Italia si concentrino la
stragrande maggioranza dei casi di discriminazione istituzionale nel
nostro Paese. Anche nella Provincia di Mantova non mancano diversi
casi di discriminazione istituzionale. In particolare nell'accesso al
lavoro, il mio ufficio ha monitorato più di dieci casi tra il 2014 e
il 2015.
martedì 8 marzo 2016
Cremona, 5° incontro “Le molestie e le discriminazioni verso le persone LGBT tra norme e prassi”
Continuano gli incontri del corso
antidiscriminazione “Discriminazioni: definire, individuare,
prevenire, rimuovere”, organizzato dal Centro Interculturale
Mondinsieme in collaborazione con il Centro Locale di Parità, la
supervisione di Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni e il
patrocinio della Consigliera Provinciale di Parità.
Il quinto incontro dal titolo “Le
molestie e le discriminazioni verso le persone LGBT tra norme e
prassi” si terrà giovedì 17 marzo alle ore 09.30 presso Sala
Zanoni. Come relatrice sarà presente la docente Anna Lorenzetti
dell’Università di Bergamo, che fa parte dell‘Avvocatura per i
diritti LGBTI – Rete Lenford.
Nel corso della mattinata inoltre
saranno ospiti, tramite collegamento Skype, i referenti del Servizio
LGBT del Comune di Torino Roberto Emprin e Gianluca Truppa, che
racconteranno l’esperienza dell’aministrazione comunale e della
rete RE.A.DY con un riferimento alle attività svolte per
l’attuazione della Strategia Nazionale LGBT in collaborazione con
Unar e le attività formative realizzate nei confronti delle figure
apicali di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Polizie Locali
dei Comuni Partner della rete RE.A.DY operanti sul territorio della
Lombardia tra cui anche Cremona.
Il corso ha come principale obiettivo
quello di formare gli operatori a contatto con il pubblico sui
possibili fattori di discriminazione (etnico-razziale, disabilità,
orientamento sessuale, genere), fornendo strumenti per prevenire e
contrastare stereotipi e pregiudizi, al fine di garantire parità di
accesso ai servizi dell’Ente e rimuovere le discriminazioni di cui
sono vittima tante cittadine e cittadini sul territorio.
Per maggiori approfondimenti, cliccaQUI
Iscriviti a:
Post (Atom)