lunedì 29 febbraio 2016
lunedì 22 febbraio 2016
Cremona, 4° incontro: “Riconoscere la discriminazione fondata sulla disabilità”
Continuano gli incontri del corso
antidiscriminazione “Discriminazioni: definire, individuare,
prevenire, rimuovere”, organizzato dal Centro Interculturale
Mondinsieme in collaborazione con il Centro Locale di Parità, la
supervisione dell’Associazione Articolo 3 di Mantova e il
patrocinio della Consigliera Provinciale di Parità.
Il quarto incontro dal titolo “Le
discriminazioni fondate sulla disabilità” si terrà giovedì 3
marzo alle ore 9.30 presso Sala Zanoni. Come relatore sarà presente
Giovanni Merlo direttore dell’Associazione LEDHA, Lega per i
Diritti delle Persone con Disabilità.
Il corso ha come principale obiettivo
quello di formare gli operatori a contatto con il pubblico sui
possibili fattori di discriminazione (etnico-razziale, disabilità,
orientamento sessuale, genere), fornendo strumenti per prevenire e
contrastare stereotipi e pregiudizi, al fine di garantire parità di
accesso ai servizi dell’Ente e rimuovere le discriminazioni di cui
sono vittima tante cittadine e cittadini sul territorio.
Per maggiori approfondimenti, clicca
QUI
giovedì 18 febbraio 2016
Libertà religiosa, firmata la Dichiarazione di Marrakech
Centinaia di personalità del mondo
musulmano si sono incontrati dal 25 al 27 gennaio 2016 a Marrakech
(Marocco) per chiedere pari diritti di liberi cittadini a tutti e
stilare insieme una Carta che condivida i valori comuni di tutte le
religioni, sotto gli auspici benevoli di sua Maestà, il re Mohammed
VI del Marocco e organizzata in collaborazione fra il Ministero degli
Affari islamici e della dote nel regno del Marocco e il Forum per la
Promozione della pace nelle società musulmane negli Emirati Arabi
Uniti. Leggi qui la Dichiarazione di Marrakech in italiano.
A tale appuntamento hanno partecipato
più di 300 politici, ministri, Ulema, ricercatori, scienziati e
rappresentanti delle religioni interessate alla questione dello
statuto delle minoranze in terra d’Islam e delle organizzazioni
internazionali.
Aperta e ferma condanna, invece, per
quanti usano la religione per “aggredire le minoranze” e la lotta
armata “come mezzo per dirimere i conflitti e imporre il proprio
punto di vista”. E dagli istituti educativi una revisione
coraggiosa dei curriculum.
Nell'anno in cui si celebrano i 1400
anni della Carta (o Costituzione) di Medina, (622 circa), un
contratto di natura costituzionale fra il Profeta Mohammad (pace sia
su di lui) e la popolazione di Medina, (in particolare con tutte le
tribù e i clan maggiormente significativi della città-oasi di
Yathrib, in seguito definita Medina, inclusi i musulmani, gli ebrei e
i pagani), che garantiva libertà religiosa per tutti, a dispetto
della fede professata, viene redatta questa nuova dichirazione
congiunta che contribuisce a sviluppare e diffondere il concetto, già
ripreso a fondamento nella Costituzione marocchina del 2011, di
"Islam moderato", come unica soluzione alle devianze
strumentalistiche dei vari estremismi e fondamentalismi.
Viene ribadito quindi il concetto di
"tradizione di convivialità", come continuità storica che
si porto con sé l'Islàm unico moderato e giusto.
Lo scopo è
quello di "...sviluppare una giurisprudenza "fondata sul
concetto di ‘cittadinanza’, che sia inclusivo dei diversi gruppi
[… che sia] radicata nella tradizione islamica e nei principi e
negli elementi frutto dei cambiamenti globali”. E ancora,
contrastare quanti usano “la religione allo scopo di aggredire i
diritti delle minoranze religiose nelle nazioni musulmane”. È
quanto afferma un gruppo di leader religiosi, intellettuali ed
esperti di fede islamica in una Dichiarazione comune volta a
rilanciare il dialogo e la pari dignità fra fedi religione".
lunedì 15 febbraio 2016
Cremona, 3° incontro: “Le discriminazioni etniche/razziali”
Proseguono gli incontri del corso
antidiscriminazione “Discriminazioni: definire, individuare,
prevenire, rimuovere”, organizzato dal Centro Interculturale
Mondinsieme in collaborazione con il Centro Locale di Parità, la
supervisione di Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni e il
patrocinio della Consigliera Provinciale di Parità.
Il terzo incontro dal titolo “Le
discriminazioni etniche/razziali nell’accesso ai servizi e al
lavoro nella Pubblica Amministrazione” si terrà giovedì 25
febbraio alle ore 9.30 presso Sala Zanoni.
Come relatore sarà presente l’
Avvocato Alberto Guariso, membro del direttivo nazionale di ASGI,
Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione e responsabile del
servizio antidiscriminazione dell’associazione.
Il corso ha come principale obiettivo
quello di formare gli operatori a contatto con il pubblico sui
possibili fattori di discriminazione (etnico-razziale, disabilità,
orientamento sessuale, genere), fornendo strumenti per prevenire e
contrastare stereotipi e pregiudizi, al fine di garantire parità di
accesso ai servizi dell’Ente e rimuovere le discriminazioni di cui
sono vittima tante cittadine e cittadini sul territorio.
Per maggiori approfondimenti, cliccaQUI
lunedì 1 febbraio 2016
Cremona, 2° incontro: “Contrasto alle diseguaglianze, molestie e discriminazioni di genere”
Proseguono gli incontri del corso
antidiscriminazione “Discriminazioni: definire, individuare,
prevenire, rimuovere”, organizzato dal Centro Interculturale
Mondinsieme in collaborazione con il Centro Locale di Parità, la
supervisione di Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni e il
patrocinio della Consigliera Provinciale di Parità.
Il secondo incontro dal titolo
“Contrasto alle diseguaglianze, molestie, e discriminazioni di
genere” si terrà giovedì 11 febbraio alle 0re 9.30 presso Sala
Zanoni. Come relatrice sarà presente la Dott.ssa Paola Mencarelli
esperta in Psicologia del Lavoro, che approfondirà la tematica delle
discriminazioni di genere attraverso la presentazione del quadro
normativo vigente e proponendo ai gruppi di lavoro l’analisi di
casi studio.
Il corso ha come principale obiettivo
quello di formare gli operatori a contatto con il pubblico sui
possibili fattori di discriminazione (etnico-razziale, disabilità,
orientamento sessuale, genere), fornendo strumenti per prevenire e
contrastare stereotipi e pregiudizi, al fine di garantire parità di
accesso ai servizi dell’Ente e rimuovere le discriminazioni di cui
sono vittima tante cittadine e cittadini sul territorio.
Per maggiori approfondimenti, cliccaQUI
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