lunedì 22 febbraio 2016

Cremona, 4° incontro: “Riconoscere la discriminazione fondata sulla disabilità”

Continuano gli incontri del corso antidiscriminazione “Discriminazioni: definire, individuare, prevenire, rimuovere”, organizzato dal Centro Interculturale Mondinsieme in collaborazione con il Centro Locale di Parità, la supervisione dell’Associazione Articolo 3 di Mantova e il patrocinio della Consigliera Provinciale di Parità.

Il quarto incontro dal titolo “Le discriminazioni fondate sulla disabilità” si terrà giovedì 3 marzo alle ore 9.30 presso Sala Zanoni. Come relatore sarà presente Giovanni Merlo direttore dell’Associazione LEDHA, Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità.

Il corso ha come principale obiettivo quello di formare gli operatori a contatto con il pubblico sui possibili fattori di discriminazione (etnico-razziale, disabilità, orientamento sessuale, genere), fornendo strumenti per prevenire e contrastare stereotipi e pregiudizi, al fine di garantire parità di accesso ai servizi dell’Ente e rimuovere le discriminazioni di cui sono vittima tante cittadine e cittadini sul territorio.

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giovedì 18 febbraio 2016

Libertà religiosa, firmata la Dichiarazione di Marrakech

Centinaia di personalità del mondo musulmano si sono incontrati dal 25 al 27 gennaio 2016 a Marrakech (Marocco) per chiedere pari diritti di liberi cittadini a tutti e stilare insieme una Carta che condivida i valori comuni di tutte le religioni, sotto gli auspici benevoli di sua Maestà, il re Mohammed VI del Marocco e organizzata in collaborazione fra il Ministero degli Affari islamici e della dote nel regno del Marocco e il Forum per la Promozione della pace nelle società musulmane negli Emirati Arabi Uniti. Leggi qui la Dichiarazione di Marrakech in italiano.

A tale appuntamento hanno partecipato più di 300 politici, ministri, Ulema, ricercatori, scienziati e rappresentanti delle religioni interessate alla questione dello statuto delle minoranze in terra d’Islam e delle organizzazioni internazionali.

Aperta e ferma condanna, invece, per quanti usano la religione per “aggredire le minoranze” e la lotta armata “come mezzo per dirimere i conflitti e imporre il proprio punto di vista”. E dagli istituti educativi una revisione coraggiosa dei curriculum.

Nell'anno in cui si celebrano i 1400 anni della Carta (o Costituzione) di Medina, (622 circa), un contratto di natura costituzionale fra il Profeta Mohammad (pace sia su di lui) e la popolazione di Medina, (in particolare con tutte le tribù e i clan maggiormente significativi della città-oasi di Yathrib, in seguito definita Medina, inclusi i musulmani, gli ebrei e i pagani), che garantiva libertà religiosa per tutti, a dispetto della fede professata, viene redatta questa nuova dichirazione congiunta che contribuisce a sviluppare e diffondere il concetto, già ripreso a fondamento nella Costituzione marocchina del 2011, di "Islam moderato", come unica soluzione alle devianze strumentalistiche dei vari estremismi e fondamentalismi.

Viene ribadito quindi il concetto di "tradizione di convivialità", come continuità storica che si porto con sé l'Islàm unico moderato e giusto.

Lo scopo è quello di "...sviluppare una giurisprudenza "fondata sul concetto di ‘cittadinanza’, che sia inclusivo dei diversi gruppi [… che sia] radicata nella tradizione islamica e nei principi e negli elementi frutto dei cambiamenti globali”. E ancora, contrastare quanti usano “la religione allo scopo di aggredire i diritti delle minoranze religiose nelle nazioni musulmane”. È quanto afferma un gruppo di leader religiosi, intellettuali ed esperti di fede islamica in una Dichiarazione comune volta a rilanciare il dialogo e la pari dignità fra fedi religione".

lunedì 15 febbraio 2016

Cremona, 3° incontro: “Le discriminazioni etniche/razziali”

Proseguono gli incontri del corso antidiscriminazione “Discriminazioni: definire, individuare, prevenire, rimuovere”, organizzato dal Centro Interculturale Mondinsieme in collaborazione con il Centro Locale di Parità, la supervisione di Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni e il patrocinio della Consigliera Provinciale di Parità.

Il terzo incontro dal titolo “Le discriminazioni etniche/razziali nell’accesso ai servizi e al lavoro nella Pubblica Amministrazione” si terrà giovedì 25 febbraio alle ore 9.30 presso Sala Zanoni.
Come relatore sarà presente l’ Avvocato Alberto Guariso, membro del direttivo nazionale di ASGI, Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione e responsabile del servizio antidiscriminazione dell’associazione.

Il corso ha come principale obiettivo quello di formare gli operatori a contatto con il pubblico sui possibili fattori di discriminazione (etnico-razziale, disabilità, orientamento sessuale, genere), fornendo strumenti per prevenire e contrastare stereotipi e pregiudizi, al fine di garantire parità di accesso ai servizi dell’Ente e rimuovere le discriminazioni di cui sono vittima tante cittadine e cittadini sul territorio.

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lunedì 1 febbraio 2016

Cremona, 2° incontro: “Contrasto alle diseguaglianze, molestie e discriminazioni di genere”

Proseguono gli incontri del corso antidiscriminazione “Discriminazioni: definire, individuare, prevenire, rimuovere”, organizzato dal Centro Interculturale Mondinsieme in collaborazione con il Centro Locale di Parità, la supervisione di Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni e il patrocinio della Consigliera Provinciale di Parità.

Il secondo incontro dal titolo “Contrasto alle diseguaglianze, molestie, e discriminazioni di genere” si terrà giovedì 11 febbraio alle 0re 9.30 presso Sala Zanoni. Come relatrice sarà presente la Dott.ssa Paola Mencarelli esperta in Psicologia del Lavoro, che approfondirà la tematica delle discriminazioni di genere attraverso la presentazione del quadro normativo vigente e proponendo ai gruppi di lavoro l’analisi di casi studio.

Il corso ha come principale obiettivo quello di formare gli operatori a contatto con il pubblico sui possibili fattori di discriminazione (etnico-razziale, disabilità, orientamento sessuale, genere), fornendo strumenti per prevenire e contrastare stereotipi e pregiudizi, al fine di garantire parità di accesso ai servizi dell’Ente e rimuovere le discriminazioni di cui sono vittima tante cittadine e cittadini sul territorio.

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